Una scogliera rocciosa con fiori viola e vegetazione, sotto un cielo blu sereno, vista da un angolo basso.

Scopri la storia millenaria di Cariati

Territorio

Cariati città medioevale

I segni del passato illustre di Cariati si possono cogliere visitando il centro storico, ubicato a poco più di un chilometro dalla marina ed accessibile da più punti.

Cariati sorse, come hanno dimostrato i ritrovamenti archeologici, nell’età brettio-ellenistica (IV-III sec.a.C.) nelle località della marina e sulle colline del Salto, abitata dal popolo bretio (gli Italici) dedito all’agricoltura e alla pastorizia.

Nel periodo Romano, l’insediamento umano si sviluppo tra Frasso e Santa Maria, conosciuto con il nome di Paternum; era allora una fiorentissima città della Magna Grecia e veniva denominata Carina per il grazioso aspetto che presentava alle navi che navigavano in alto mare. Alcuni pensano che l’attuale nome Cariati provenga da Carina, città graziosa, ma la maggior parte degli abitanti afferma che questo nome derivi dalla voce dialettale carriato. Si racconta che, quando le cittadine costiere erano vittime di sanguinosi saccheggi ad opera dei Saraceni che infestavano il mare Ionio, gli abitanti di Carina, per sfuggire alla pirateria Turchesca, presero le cose necessarie e le carriarono, cioè le trasportarono sulla collina dove sorge ora Cariati Superiore; ivi costruirono le loro abitazioni circondandole da robustissime mura.

 In epoca Bizantina (IX-X sec.) la cittadina assunse sempre più l’aspetto di un castello fortificato a scopo strategico: infatti per la sua posizione, divenne nel secolo XII una roccaforte bizantina dell’Italia meridionale. Per questo motivo, nel 1059, Roberto il Guiscardo l’assediò e l’espugnò, non senza aver trovato resistenza da parte dei Cariatesi. Il Guiscardo venne proclamato Duca di Calabria e divenne feudatario della città. Promossa al rango di Contea, nel 1563 iniziò il lungo periodo del principato, assoggettata a molte Signorie, tra cui i Ruffo, i Borgia e gli Spinelli, quest’ultimi Principi di Cariati fino al 1806. Mentre era sotto il dominio dei Ruffo (1437), fu eletta a sede vescovile e vi rimase fino al 1986, anno in cui venne unita all’Archidiocesi di Rossano. Ebbe in questo periodo, molti vescovi importanti tra cui Francesco Gonzaga, Nicola Golia, Eugenio Raffaele Faggiani e Orazio Semeraro.

 Tra il 1806 e il1815, Cariati conobbe il triste fenomeno del brigantaggio e venne scelta dal terribile Re Coremme per le sue imprese e sempre nello stesso periodo fu assediata per ben due dai Francesi.

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